Le attività realizzate dalla Mater

La Mater, tra le varie attività progettuali, in opposizione all’estrattore prototipale a microonde, ha realizzato un impianto prototipale a CO2 Supercritica, per l’estrazione di principi attivi da Cannabis Sativa. In particolar modo, le fasi di lavoro sono state:
1- Progettazione dell’Impianto prototipale a CO2 Supercritica;
2- Realizzazione dell’Impianto prototipale a CO2 Supercritica;
3- Testing dell’Impianto prototipale a CO2 Supercritica;
4- Estrazione di principi attivi da cannabis sativa;
5- Analisi chimica dell’estratto.

Progettazione dell’Impianto prototipale a CO2 Supercritica;

Le fasi di progettazione industriale del prototipo, hanno consentito alla Mater di definire le caratteristiche tecniche dell’Impianto a CO2 Supercritica da realizzare. Sono stati condotti:

  • Studio di Fattibilità;
  • Dimensionamento delle componenti prototipali;
  • Progettazione CAD;
  • Stesura della Part List

Realizzazione e testing dell’Impianto prototipale a CO2 Supercritica

Questa fase ha visto in primo luogo il montaggio delle componenti prototipali e commerciali, con la successiva verifica di tutte le componenti, sia durante l’iter di realizzazione dell’impianto, sia al termine, una volta che tutte le componenti prototipali e commerciali nell’insieme sono state assemblate.

Estrazione di principi attivi da cannabis sativa

Successivamente alla fase di verifica dell’impianto, i tecnici e ricercatori hanno stilato un protocollo di estrazione di principi attivi da cannabis sativa.
Il protocollo ha previsto ben tre differenti fasi: pretrattamento della matrice, estrazione in CO2 supercritica di principi attivi e purificazione dell’estratto.

Pretrattamento

Il pretrattamento ha visto tre passaggi fondamentali, l’essiccazione, la macinazione e la decarbossilazione. L’essiccazione ha permesso di ridurre la quantità d’acqua nella materia prima. La macinazione invece migliora la superficie di contatto con la CO2.
La decarbossilazione infine, è un processo di riscaldamento che trasforma la forma acida naturale dei cannabinoidi (ad es. CBDA e THCA) che non può essere metabolizzata dal corpo umano nelle loro forme neutre di base (ad es. CBD e THC). Se si estrae da materie prime decarbossilate, la solubilità dei cannabinoidi in CO2 è notevolmente amplificata, determinando quindi una maggiore efficienza del processo e una notevole riduzione dei tempi di estrazione.

Estrazione

Sono state condotte differenti estrazioni, su diverse tipologie di Cannabis Sativa. La CO2 consente una maggiore efficacia nel processo estrattivo, consentendo di estrarre fino al 90% di cannabinoidi presenti nella matrice.
Il risultato è un estratto denso, di colore giallo, che dovrà essere successivamente purificato.

Purificazione dell’estratto

L’estratto, ha subito un processo di winterizzazione e filtrazione, che ha consentito di separare la matrice oleosa dalle resine e dalla clorofilla. Il risultato è un olio arricchito in cannabinoidi da utilizzare per la formulazione di prodotti nutraceutici e cosmeceutici.

Realizzazione del Nutraceutico

Il terzo obiettivo del progetto è stato quello di realizzare un prodotto nutraceutico utilizzando gli estratti ottenuti mediante l’impiego delle soluzioni tecnologiche sviluppate a monte. Sono state proposte due soluzioni tecnologico-formulative: una capsula gastroresistente ed una formulazione liposomiale sublinguale. Le capsule sono state prodotte mediante la tipica procedura di incapsulazione che ha riguardato gli estratti della canapa ottenuti mediante le tecnologie sopra descritte. A tali estratti sono stati aggiunti una serie di ingredienti funzionali e/o attivi. La seconda formulazione sviluppata come nutraceutico è, invece, caratterizzata da un ulteriore livello di innovatività. Si tratta di un sistema liposomiale bioadesivo che garantisce somministrazione di estratti di cannabis o suoi componenti attivi mediante applicazione sublinguale.

Realizzazione del Cosmeceutico

L’attività è stata svolta presso il dipartimento di farmacia dell’università degli studi di Salerno, in collaborazione con il personale della mater ed ha portato alla realizzazione del prodotto denominato hemp lipogel microexativa. si tratta di un lipogel caratterizzato da una specificità pressoché unica: la presenza simultanea di componenti idrofili (pantenolo) e lipofili (olio di canapa microexativa) con un’azione antiinfiammatoria e seborestituente sinergica. La formulazione presenta una reologia tale da essere dosabile mediante l’impiego di un sistema con pompa a vuoto, con relativa semplicità ed uniformità di dosaggio, evitando sprechi di prodotto e facilitandone l’uso. Il lipogel non presenta coloranti o preservanti né di origine naturale, né sintetica. non contiene, di conseguenza, parabeni, sles o tiazolidinoni.